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Cos’è la tempesta

Francesca Bruno - cos'è la tempesta

Seduti in mezzo all’erba alta, che pizzicava la pelle, stavano braccia conserte a respirare quella quiete. A berla con gli occhi.

“Non sono nata tempesta”, disse a un tratto senza guardarlo.
Sembrava una giustificazione.
“Forse sarei stata placido sole di settembre. Magari leggera pioggia d’agosto.
Però sono quel che sono”.

Quell’ultima frase aveva richiesto tutta l’aria dei polmoni.

Lui sorrise senza guardarla: “Servono anche le tempeste, a questo mondo”.

Bella soddisfazione. Lei alzò un sopracciglio.
“Un cataclisma necessario. Sei sempre pieno di complimenti”.

Sta volta lui rise forte. Lo faceva sempre: più lei si innervosiva più lui rideva.

“Allora mettiamola così. Sai cosa ci vuole per fare una tempesta”?
“Due masse d’aria di diversa carica”?
“Semplicistico”.
“Ci vogliono il caldo, il freddo, l’acqua, l’aria e pure il fuoco. E tutte queste cose stanno mischiate lì, e da fuori tu vedi un groviglio che chiami tempesta ma dentro ci sono un sacco di altre cose”.

Lei prese fiato per rispondere…

“Andiamo a mangiare? Muoio di fame”. E si era già alzato avviandosi all’auto.

Lei richiuse la bocca. Si girò istante verso le saline.
Il fuoco annegava nell’acqua, accarezzato dall’aria.

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