Lui scuro come l’ebano, lei pallida come la luna.
Si guardavano di nascosto senza neppure girare la testa. Eppure si cercavano, in ogni istante.
Sarà che ormai si riconoscevano dall’odore. Era l’unica cosa che si scambiavano, ed era così familiare, per entrambi, soprattutto nelle notti in estate, quando la resina dei pini concedeva all’aria una tregua.
Vivevano di quello ma non lo sapevano.
Nessuno mai osò dire loro che non si sarebbero mai potuti sfiorare.
Ma che importa. In fondo erano già, in qualche modo, insieme.